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Nuove esigenze e sfide per la supply chain del settore agroalimentare

Nuove esigenze e sfide per la supply chain del settore agroalimentare

Nuove esigenze e sfide per la supply chain del settore agroalimentare

L’agroalimentare italiano, settore distintivo e rilevante per l’economia del nostro sistema Paese, è un’eccellenza che primeggia sul piano della qualità, della sostenibilità, della biodiversità e del rispetto della tradizione. In questo contesto la supply chain rappresenta una leva importante e distintiva per il sostentamento del processo e la competitività del settore stesso. La logistica del settore food & beverage è una realtà in continua evoluzione, regolata da norme molto stringenti e dalla domanda sempre più articolata ed esigente da parte dei consumatori. Ancor più che in altri settori, è essenziale garantire un livello di servizio elevatissimo, soddisfacendo standard molto rigorosi.

L’agroalimentare rappresenta senza dubbio uno dei settori d’eccellenza del Made in Italy con un trend positivo che ha attualmente raggiunto i 90 miliardi di Euro. Come motore trainante dell’economia italiana, l’agro food ha bisogno, per continuare a crescere, di una logistica adeguata che sappia rispondere alle esigenze specifiche di questo mercato. La catena agroalimentare è complessa e articolata, e questo spiega in generale la difficoltà di organizzarla in modo efficiente ed efficace. Sono numerosi gli step ed i passaggi lungo la supply chain, tanto da registrarne multipli anche all’interno della stessa fase di attività. Inoltre, l’offerta alimentare ha imparato ad adattarsi a tutto lo spettro dei canali di vendita e questa grande articolazione dentro le diverse fasi della catena produzione-commercializzazione-distribuzione porta ad un’interazione continua e dinamica fra fornitori e clienti di beni, e fra questi ed i fornitori di servizi logistici, in un contesto di grande macchinosità sia nelle fasi a monte (agricoltura e trasformazione) che in quelle a valle, con canali di vendita sempre più differenziati e articolati.

La logistica rappresenta l’insieme di tutte quelle tecniche e funzioni organizzative (concentrazione dell’offerta in piattaforma, stoccaggio, rottura e manipolazione del carico, tecniche di magazzinaggio, preparazione degli ordini, gestione della catena del freddo, ecc.) che sono lo strumento essenziale per garantire la consegna del prodotto al cliente nei modi, nei tempi e ai costi desiderati da quest’ultimo. Il settore logistico gioca un ruolo primario nel rendere le aziende veramente competitive sui moderni mercati globali ed i servizi logistici possono creare vero valore attraverso un’elevata qualità nella movimentazione di merce, nella riduzione dei tempi di consegna, nel rispetto delle normative di sicurezza e igienico-sanitarie, nella conoscenza dei diversi sistemi di certificazione della qualità e nella capacità di organizzare una gestione sostenibile dell’intera supply chain.

L’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano ha pubblicato un resoconto aggiornato della situazione della logistica agro food in Italia. Dall’analisi condotta su circa 200 aziende produttrici con fatturato superiore a 50 milioni di euro operanti nel settore del Secco e del Fresco sono emersi alcuni trend importanti: maggiore terziarizzazione dei processi, per garantire flessibilità e contenimento dei costi, crescita della multicanalità per cogliere le nuove opportunità del mercato. “Le innovazioni della logistica agro food devono perciò seguire queste direttive per poter offrire un plus competitivo alle aziende” ha spiegato Gino Marchet, direttore scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics.

Secondo i dati del resoconto per il comparto Alimentare Secco, l’incidenza della terziarizzazione di attività logistiche è pari in media al 79%, per un valore complessivo dell’outsourcing di circa 1.074 milioni di euro. Per il Fresco l’incidenza della terziarizzazione di attività logistiche è in media del 77%, per un valore complessivo dell’outsourcing pari a circa 736 milioni di euro. I dati descrivono un mercato della logistica conto terzi con notevoli margini di crescita. Perché il nostro Made in Italy, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, possa reggere una sfida sempre più globalizzata, occorrerà operare seguendo valori come strategia, e-commerce e professionalità. In tale ottica di crescita l’agro food vuole portare avanti una logistica che abbia sempre più a cuore la valorizzazione dei prodotti di qualità e, al tempo stesso, lo sviluppo di attività innovative ed affidabili.

Durante la pandemia da Covid-19, il settore alimentare e la relativa supply chain hanno mantenuto piena operatività, anzi hanno incrementato notevolmente i propri volumi. Si sono evidenziati grandi cambiamenti nelle forme d’acquisto. I consumatori si sono rivolti sempre di più all’e-commerce e alla GDO, e nelle preferenze di acquisto, a favore degli alimenti di base. I tempi d’assestamento delle nuove abitudini di consumo non sono ancora prevedibili. In ambito logistico due trend non sono destinati a invertire la rotta: l’informatizzazione e automazione dei processi e l’e-commerce.

Allargando lo sguardo oltre la pandemia, la supply chain mostra la necessità di passare da una logica di multicanalità a una di omnicanalità: è sempre più fondamentale garantire un ottimale livello di servizio logistico a tutti i touch point della filiera, siano essi online o offline, fornendo contemporaneamente una vasta gamma di servizi cross-canale necessari per ottimizzare la customer experience. Le aziende logistiche sentono sempre più la necessità di dotarsi di sistemi semiautomatici/automatici ed e-commerce avanzati.

Centrale e imprescindibile, poi, è il tema della tracciabilità, requisito vincolante preteso dai consumatori che deve essere garantito in modo rigoroso, anche nei processi intermedi delle lavorazioni. Analizzando ulteriormente i trend del mercato, il 60% delle persone nel mondo è preoccupato della sicurezza di ciò che mangia, il 51% della sicurezza dell’acqua che beve. Lo rivelano i risultati dell’ultima ricerca commissionata dalla World Risk Poll della Lloyd’s Register Foundation che ha coinvolto 142 paesi per 150mila interviste. La richiesta di trasparenza alla supply chain alimentare da parte del consumatore si riflette inevitabilmente su quelle di chi è responsabile degli acquisti nell’HoReCa o nella GDO.

Molte delle nuove esigenze si traducono nella necessità di dotarsi di sistemi avanzati di Supply Chain Management che consentono il coordinamento e il controllo dei flussi di prodotti tra il magazzino e i vari centri di distribuzione, al fine di controllare le prestazioni e migliorare l’efficienza della catena di distribuzione logistica. Tra le nuove tecnologie destinate ad essere sempre più presenti nei magazzini e negli altri punti strategici della filiera troviamo dispositivi IoT (Internet of Things), RTLS (Real Time Location System), strumenti di realtà virtuale e aumentata e tool in grado di estrarre e analizzare Big Data, per l’ottimizzazione dei processi decisionali e dei modelli futuri.

In breve, le catene di approvvigionamento e distribuzione hanno dovuto trasformarsi per rispondere a una domanda di beni alimentari che è lievitata. La sfida oggi resta, è necessario accelerare i processi decisionali, gestire una enorme quantità di dati, automatizzare i processi mantenendo allo stesso tempo traccia del percorso dei prodotti dalla produzione in campo, fino all’acquisto da parte del consumatore

Un buon sistema IT è un importante fattore di successo dell’intera supply chain in ambito food, poiché è alla base della sua corretta, efficace ed efficiente gestione

Il mercato ha ampliato in maniera evidente una domanda personalizza per lo sviluppo di nuove applicazioni capaci di andare oltre gli aspetti della gestione operativa e della pianificazione di breve e di lungo periodo. La rivoluzione digitale ha dimostrato, che grazie all’introduzione di soluzioni tecnologiche innovative, i processi possono essere implementati, modificati ed infine ottimizzati a seconda delle richieste.

All’interno dello stesso sistema logistico devono poter convivere, in maniera sinergica, differenti modalità operative, per esempio order picking e batch picking. Il livello di integrazione necessario è molto elevato, perché il sistema logistico produttivo deve essere strettamente connesso ai sistemi informativi della grande distribuzione organizzata e dei partner. Si assiste a una crescente intersezione dei sistemi produttivi e logistici, chiamati ad essere sempre più interdipendenti e armonizzati, idealmente gestiti da un unico supervisore end-to-end.

Questo impone alle aziende del food & beverage una maggiore integrazione e condivisione delle informazioni dei singoli prodotti: si parla infatti, sempre di più, di principi di lean manufacturing in ottica di sviluppo di una gestione della produzione in base alle reali esigenze. Le aziende puntano ad acquistare solo ciò che serve e produrre soltanto ciò che viene effettivamente richiesto, anche perché l’approvvigionamento delle materie prime per settore agroalimentare necessita di una pianificazione intelligente e capace di adattarsi dal momento che, ancor più di tutti i settori che operano con una supply chain ottimizzata, si deve prestare una grande attenzione alle materie prime che hanno delle variabili di utilizzo e deperimento definite nel tempo.

La tracciabilità gioca un ruolo centrale e altrettanto importante è essere performanti per quanto riguarda la logistica. Fortunatamente, ci sono diverse tecnologie che si stanno affermando per rispondere a queste esigenze. La blockchain ha il vantaggio dell’immodificabilità del dato, una volta inserito. I dati sono quindi non manipolabili. Ancora più interessante, in quest’ottica di condivisione dei dati all’interno della filiera, è coniugare la blockchain all’IoT. I dati confluiscono così direttamente da sensori o da tecnologia Rfid (radio frequency identification) e si evita l’errore, anche involontario, di trascrizione di un dato da parte di un operatore. Per governare invece magazzini sempre più complessi, a livello di GDO, i Big Data possono venire in aiuto. Valorizzando dati di inventario, tramite tecnologie di Intelligenza Artificiale, è possibile, usando algoritmi, prevedere il rischio di andare out-of-stock e quindi evitare di deludere i clienti.

Blockchain

Una supply chain alimentare che faccia perno sulla blockchain offre innumerevoli vantaggi a tutti gli operatori della catena. Oltre a rappresentare una tangibile leva di marketing, si riesce ad essere tempestivi qualora ci fosse la necessità di richiamare un prodotto, si possono controllare le merci in tutte le fasi produttive e di trasporto. Per esempio si possono registrare parametri relativi alla produzione di formaggi o alle temperature di stock di beni che necessitano di una catena del freddo controllata. Con la blockchain si ha subito evidenza dell’aderenza o meno a una normativa, si rende più agevole il controllo soprattutto in fase di audit, per le certificazioni. Da considerare poi l’aiuto che fornisce nella difesa da frodi alimentari di prodotti DOP, IGP e STG. I prodotti a denominazione d’origine sono la forza dell’agroalimentare italiano.

Piattaforme multicliente e aggregazione logistica

Fare volumi e massa critica per l’ottimizzazione logistica dei flussi è un imperativo per i sistemi economici tutti, dalle imprese delle filiere produttive alle aziende commerciali e distributive. I temi dell’aggregazione logistica e delle piattaforme multifornitore (o multicliente) diventano centrali. Sono dei veri e propri magazzini logistici che concentrano e centralizzano le scorte di produttori diversi, non necessariamente appartenenti alle stesse categorie merceologiche. È più facile predisporre carichi completi verso la tappa successiva lungo la supply chain (sia essa un’ulteriore piattaforma logistica oppure il cliente finale), o in ogni caso predisporre linee di scarico merci (modello multidrop) più efficaci e razionali in termini di costi logistici. La razionalizzazione dei flussi ha saputo dare concretezza agli obiettivi di miglioramento di servizio e contenimento dei costi.

MM Operations nell’agroalimentare

Puntualmente è la nostra struttura a rappresentare il nostro tratto distintivo per poterci affacciare in maniera competitiva nei vari settori merceologici nei quali operiamo. MM Operations è nata affrontando le sfide proposte da aree complesse e plasmate dalla dinamicità dei nuovi paradigmi tecnologici. L’evoluzione digitale impone uno sviluppo strategico e operativo in chiave smart, basato su strumenti innovativi in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi. Per questo abbiamo creato al nostro interno uno skillato e fiorente IT Department. Così abbiamo colto l’opportunità di avvantaggiarci “della corsa alla digitalizzazione” anticipando i tempi.

MM.net è un sistema specializzato nella gestione del magazzino che si interfaccia con i gestionali dei clienti in varie modalità e tecnologie a seconda dei processi coinvolti. È possibile gestire i dati di base utilizzando un semplice file Excel, mentre per le integrazioni più complesse è necessario affidarsi a file XML, database di frontiera e web services. La complessità di sviluppo dell’interfaccia del gestionale non ha impatto sul cliente, interessato al risparmio che ottiene svincolandosi dalla gestione hardware e software del magazzino. Il suo elevato livello di parametrizzazione permette di configurare il processo più adatto rispetto committente/magazzino. È possibile integrare le attività svolte con radioterminali o tramite lettura di codici a barre con sistemi di ventilazione degli ordini o di ventilazione multi-operatore. Questi, a loro volta, possono essere abbinati a stazioni automatiche e dinamiche di pesatura ed etichettatura. La tracciabilità delle operazioni è real time così come quella della produttività. Possiamo eseguire prelievi in modo massivo (cioè accorpando più ordini), riducendo drasticamente i punti di picking ed incremento del numero di colli gestibili in spedizione

Il sistema informativo e di controllo MM.Net è supportato da un’infrastruttura moderna per garantire la business continuity richiesta dai clienti. Tutti gli impianti sono interconnessi con tecnologia SD-WAN e doppia connettività: 100MB fibra e 25MB radio. La sicurezza del sistema è un aspetto di fondamentale importanza per i clienti. Soprattutto se consideriamo che MM.Net non si limita a monitorare i processi e a restituire dati legati alla produttività. Tra i servizi aggiuntivi offerti figurano anche l’elaborazione periodica di report e statistiche, un’evoluzione della Data Science, dalla Business Intelligence e Advanced Analytics, più in generale supporto alla clientela nella Big Data Analytics con grande attenzione alla sicurezza in termini di GDPR compliance e rilasciano avvisi automatici in caso di tentativi di intrusione o interruzione dei servizi. I server sono virtualizzati, ed i backup sono sia locali che remoti.

Elaboriamo quotidianamente i dati raccolti, prestando particolare attenzione alle performances complessive di magazzini e reparti, fino alle singole lavorazioni e alle micro operazioni. Il sistema mette infatti a disposizione moduli aggiuntivi che permettono di gestire la produttività per singola gestione. Strumenti essenziali che consentono di monitorare i livelli di servizio, individuare eventuali criticità e intervenire immediatamente in caso di bisogno, messi nelle mani dei nostri ingegneri del Planning Department.

Considerando sia la logistica del freddo che dell’alimentare secco, un provider che opera in ottica Logistica 4.0 deve assolutamente e comunque  avvalersi della Digitalizzazione per avvantaggiarsi nel fornire un servizio efficiente, preciso ed affidabile. Nel primo caso, ad esempio, monitorare le temperature deve essere effettuato costantemente attraverso l’utilizzo di sensori che grazie alle moderne tecnologie trasmettono direttamente i dati al WMS per avere sempre la situazione sotto controllo.

La merce deve essere tracciata. Per la gestione delle scorte è utile la tecnologia RFID: le etichette contengono tutte le informazioni del prodotto e comunicano direttamente con i vari software. MM.Net è aggiornato costantemente mantenendo allineati i database di magazzino dei gestionali dei clienti ad esso interfacciati. Così avverrà più agilmente il controllo delle scorte, evitando che la merce deteriori e diventi uno spreco. Metodi ottimali di gestione dello stock sono FIFO e FEFO. Infine, la massimizzazione dell’ efficienza operativa la si raggiunge contemplando l’utilizzo di sistemi automatici collegati al WMS.

Soprattutto in MM Operations crediamo che l’efficientamento degli investimenti tecnologici arrivi soltanto grazie all’impiego di personale formato all’utilizzo attivo e fattivo dell’innovazione nelle loro mani.

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