Ad oggi la competitività di un’azienda va oltre la specifica qualità dei prodotti venduti: si basa anche sulla velocità e sulla precisione dei servizi proposti, connessi alla vendita.
In quest’ottica è importante investire in strategie che tengano conto dell’efficienza della logistica e, parallelamente, sulla funzionalità dell’imballaggio, mantenendo ovviamente il totale controllo dei costi di gestione.
In quest’ottica non è un caso se si parla sempre più spesso di ergonomia di magazzino, ovvero una vera e propria analisi applicata agli spazi di stoccaggio. L’ergonomia, per sua stessa definizione e in applicazione al settore, comprende tecniche e strumenti che, organizzati al meglio, permettono di facilitare i compiti degli addetti, limitandone al massimo i fattori di rischio.
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Focus sulla nuova competitività delle imprese
Vediamo, quindi, come si integrano questi principi – qualità del prodotto, velocità e precisione nelle consegne – in un processo volto alla crescita della competitività aziendale.
Cosa prendere in considerazione? Una serie di fattori non semplici ma essenziali per arrivare a risultati importanti, tra cui:
- l’analisi sulla previsione della domanda del mercato;
- la strutturazione di un servizio puntuale di customer service;
- la gestione delle scorte.
Funzioni differenti e riguardanti più ambiti ma, come detto, necessarie, e al punto si parla con sempre maggiore insistenza di “logistica integrata”.
Con questa formula si fa riferimento alla tendenza che porta a integrare aree interne o connesse alla logistica tradizionale, al fine di abbassare i costi complessivi e innalzare al contempo il livello dei servizi forniti ai clienti. All’interno di questo quadro, inoltre, non va dimenticato il ruolo chiave svolto dal packaging.
L’evoluzione del packaging per il trasporto
Indubbiamente il packaging, come sappiamo, svolge funzioni sempre più rilevanti in chiave marketing. Oggi le caratteristiche essenziali di un packaging primario vanno dall’estetica, alla capacità distintiva, senza dimenticare l’aspetto legato al suo riutilizzo. Attraverso tutte queste qualità il packaging con sempre maggior incisività il valore e le peculiarità di un brand.
Non è sempre stato così, dato che in passato non sussisteva la stessa attenzione alla forma e soprattutto ai materiali di composizione, privilegiando una standardizzazione in ottica di massimo contenimento dei costi.
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Il packaging da trasporto
Si è arrivati, attraverso un legame sempre più stretto tra industria manifatturiera e aziende di distribuzione, alla creazione di confezioni che agevolano – tra gli altri aspetti – gli spostamenti, il c.d. packaging da trasporto, ovvero soluzioni ideate e realizzate per ottimizzare gli spazi lungo tutta la catena, comprendendo sia il packaging secondario che terzia- rio (con riferimento ai pallet di trasporto).
I vantaggi che ne derivano? Innanzitutto un risparmio, anche significativo, sui costi di trasporto, aspetto sempre più importante specie in questi ultimi anni, dal momento che uno stesso carico può contenere un quantitativo maggiore di prodotti, incrementando al contempo i risultati positivi legati alla sostenibilità ambientale.
I packaging logisticamente efficaci
Riassumendo, concepire un packaging efficiente ed efficace anche in chiave logistica significa ottimizzare i costi, comprendendo con ciò materiali, processi industriali, trasporti, e logistica di ritorno.
Come arrivarci? Attraverso una valutazione di rischi e opportunità legati alla distribuzione, un processo che deve tener conto di:
- fragilità del prodotto da proteggere;
- simulazione sulla trasportabilità di un certo numero di prodotti;
- scelta dei materiali, con attenzione alla sostenibilità e al riuso, aspetti considerati sempre più importanti per i consumatori finali;
- ideazione del sistema di imballaggio primario, secondario e terziari.
Solo così si può arrivare un packaging da trasporto efficace, in grado cioè di arrivare a raggiungere una quota di risparmio pari al 20% rispetto a una soluzione tradizionale.