Partiamo da un dato di fatto: il settore della Logistica, nel corso degli ultimi anni, ha visto una crescita nel nostro Paese, così come nel resto del mondo, in relazione all’aumento del-le esportazioni e a una lenta ma costante crescita del PIL e del traffico delle merci.
Non va tuttavia dimenticato che avvenimenti significativi come, in primis, la pandemia da Covid-19, hanno portato a mutare le condizioni di incremento, variando alcune previsioni della vigilia, ma non le principali tendenze in atto, tra cui l’evoluzione dell’outsourcing logistico.
La logistica conto terzi (Contractor Logistics) prima del Covid
Parliamo quindi di logistica per conto terzi o contractor logistics, individuando in queste formule i modelli di outsourcing delle attività connesse al mondo della logistica per le imprese.
Un fenomeno in netta crescita in Italia, tant’è che già nel 2019 si attestava sul dato ragguardevole di 84,8 miliardi di euro di fatturato complessivo, oltre a un leggero calo coinciso con la prima ondata del virus Sars-Cov2 che ne ha contratto lo sviluppo nel corso di questa parentesi.
Ti potrebbe interessare anche: L’evoluzione della logistica 4.0 in rapporto alla supply chain
Cosa dicono i dati di settore
Una fotografia molto puntuale della situazione è quella che si ricava dai dati della ricerca “L’impatto dell’innovazione nell’evoluzione del settore della logistica conto terzi in Italia” a cura dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano.
Prima del Covid il valore delle attività logistiche (calcolate in base alle aziende committenti) raggiungeva i 116,4 miliardi di euro.
Il fatturato dei servizi di Logistica (da intendere come fornitori di tali servizi) si attestava, come anticipato sui, 84,8 miliardi di euro. Un dato che andrebbe unito a quello del mercato outsourcing della Logistica conto terzi, con una fetta pari al 42% delle attività (49,3 miliardi di euro).
Come si caratterizza il mercato della Logistica conto terzi
Il mercato della logistica conto terzi, prevede alcune opportune distinzioni, in particolare:
la Commodity Contract Logistics, con riferimento alla suddivisione del processo logistico in diverse sotto-attività a loro volta affidate a una serie di fornitori di servizi logistici servizi specifici.
La Strategic Contract Logistics si rifà all’esternalizzazione di una parte rilevante del processo logistico verso un unico fornitore. Questa componente cresce maggiormente rispetto al mercato complessivo arrivando a toccare quota 10,3 miliardi di euro.
Occorre giungere a una fotografia delle aziende logistiche che hanno contribuito a questa crescita, distinguendo le categorie.
Nel gradino più alto si colloca la categoria degli autotrasportatori, seguita dai Gestori di Magazzino e, in ordine, Spedizionieri, Operatori logistici e Corrieri.
I dati raccontano anche di una crescita delle operazioni Merger&Acquisition (M&A). L’indagine ne ha individuate ben 92, nel periodo temporale compreso tra il 2015 e il 2020. Queste operazioni hanno coinvolto in particolare fornitori di servizi di logistica internazionale.
Il Covid ha sovvertito questo andamento, interrompendo una tendenza volta nettamente alla crescita del settore. Occorre però sottolineare anche che questo calo è stato in buona parte compensato dalla netta ripresa nel periodo successivo e il trend è tornato a crescere.
Ti potrebbe interessare anche: Logistica efficiente: come avviene il corretto stoccaggio delle merci
La Logistica italiana nel periodo post Covid-19
La pandemia da Covid-19 ha comportato, tra gli altri numerosi aspetti, l’avvio di un processo di cambiamento nella logistica.
In particolare i punti focali hanno riguardato:
- la necessità, sempre più avvertita, di assumere decisioni rapide, unitamente a maggiori competenze gestionali dei responsabili della logistica;
- aumento in modo consistente del processo di esternalizzazione dei servizi logistici, a fronte di una necessità di flessibilità dei fornitori;
- collaborazione aperta e incremento costante del dialogo con i lavoratori del settore.
